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Elisabeth Scherffig

Nelle città, opere 2012-2015

Elisabeth Scherffig, Nelle città

Colpo di fulmine Edizioni 

64 pagine  

24,2 x 31 cm

Brossura cucita con sovraccoperta illustrata alla francese

Euro 90,00 

2017

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«Il lavoro di Elisabeth Scherffig sulle mappe, iniziato nel 2013, parte da un momento preciso, l’osservazione e lo studio della veduta di Venezia di Jacopo de’ Barbari, realizzata nel 1500. Disegnare una città a quel modo presuppone la possibilità di elevarsi molto in alto e di potere osservare la città a volo di uccello. Il suo, infatti, è un racconto perfettamente dettagliato, che riesce a prendere le opportune distanze da quanto osservato. Come avrà fatto, dunque, l’incisore rinascimentale, che poteva disporre solo di campanili a costruire un’opera di tale perfezione? La faccenda rimane misteriosa».

Angela Madesani

«La città è per sua intima essenza forma stabile e immagine del mutamento, del cambiamento, del movimento. 
Anche le montagne si muovono, ma non ce ne rendiamo conto.
Qualsiasi forma di rappresentazione si adotti per fissare l’immagine della città, sia essa topografica, fotografica, letteraria, pittorica, essa è sempre insufficiente. Di un luogo per sua essenza plurale si possono cogliere solo dei profili, delle apparenze. Non sono solo i percorsi individuali, i differenti punti di vista, a definire la multiformità del luogo, ma le molteplici stratificazioni che qualificano il vissuto e le relazioni che vi si intrecciano ne danno una risultante, pur sempre parziale».

Franco Tedeschi

La ricerca artistica di Elisabeth Scherffig, dal 2012 al 2015, dedicata alle città di Düsseldorf, Milano, Bologna e Venezia, in una pubblicazione progettata con l'artista.

Testi in italiano e inglese di Angela Madesani e Francesco Tedeschi.
La sovraccoperta si apre svelando un grande disegno dell'artista.

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Elisabeth Scherffig è nata a Düsseldorf nel 1949 e vive a Milano dal 1971.
Nel suo lavoro privilegia da sempre lo sguardo allo spazio urbano, che considera un organismo in continua metamorfosi, indagando tale processo di trasformazione ha realizzato dei cicli di disegni alcuni in scala monumentale di luoghi in costruzione o in demolizione, di rovine architettoniche o amassi di materiali industriali.

Negli ultimi anni ha tratto dei calchi dal suolo urbano per poi ricomporli in strutture trasparenti o installazioni, usando materiali eterogenei quali la seta, la porcellana e l’acciaio.
Il recente gruppo di lavori delle mappe sono il frutto delle ricerche sul territorio e raccontano attraverso la sovrapposizione dei diversi strati la fusione tra storia e memoria che l’artista ritrova nelle città.
La pubblicazione Nelle città edizione Colpo di Fulmine 2017, con testi di Angela Madesani e Francesco Tedeschi, accompagna questo gruppo di lavori.
Un altro ciclo iniziato nel 2012 e tuttora in corso riguarda le cave. La ricerca si concentra (attraverso il disegno, la porcellana, stampa e fotografia) sulla stessa osservazione della modifica e trasformazione del territorio.
Nel 2009 l’editore Baldini Castoldi Dalai le ha dedicato la monografia Urbs et Civitas, a cura di Angela Madesani con testi di Gillo Dorfles, Angela Madesani e Antonello Negri.
Sui lavori sono stati esposti in numerose gallerie e importanti istituzioni pubbliche sia in Europa, sia negli USA, sue opere si trovano in collezioni private europee e statunitensi.

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